Steve Barker (Johnny Knoxville) è un impiegato che si mette nei guai per avere assunto Stavi come tuttofare personale, dopo averlo licenziato dall'azienda in cui lavoravano entrambi. Il disperato bisogno di soldi lo convince a partecipare alle Paraolimpiadi, che prevedono un grosso premio finale, fingendosi un disabile. L'irriverente commedia prodotta dai fratelli Farrelly gioca con il tabù dell'handicap, coinvolgendo l'ideatore e attore del programma 'Jackass', Johnny Knoxville che, in un ruolo perfetto per Jim Carrey, si rende protagonista di numerose situazioni "politically uncorrect" (a partire dal nome di battaglia, Jeffy Dahmor, che fa il verso al famoso serial killer). Ciò che sorprende in Ringer, che ha un ritmo discontinuo, è la naturalezza con cui una tematica così complessa è trattata. In fondo è un modo di vedere le persone per come sono, che siano disabili o no. Le numerose citazioni nel film, dalla musica (il balletto in sauna è esilarante), al cinema, si confondono con i riferimenti ad altrettante commedie demenziali e non. Da Soul Man, per lo scambio di ruoli, a La rivincita dei Nerds per la competizione finale. L'originalità quindi non è certo un pregio di questo lungometraggio, ma alcuni momenti e alcune interpretazioni rimangono nella mente, come spesso accade nel cinema degli strampalati e geniali fratelli Farrelly
