Dopo il successo di The Blair Witch Project, Burkettsville e il bosco di Black Hill, luoghi d'ambientazione del film, sono diventati meta di pellegrinaggio da parte di curiosi e appassionati di stregoneria. Su questo reale dato di cronaca il regista Joe Berlinger, documentarista molto apprezzato, innesta la trama del nuovo film. Quattro escursionisti, Stephen, Tristen, Erica e Kim, guidati da Jeff, un giovane del luogo, decidono di passare la notte nel bosco per filmare fenomeni occulti. Dopo aver sistemato le telecamere e aver vegliato alcune ore, si addormentano. La mattina si accorgono che la loro attrezzatura è stata distrutta. Per capire cosa sia accaduto visionano i nastri registrati, ritrovati stranamente intatti. Scopriranno cose agghiaccianti e, in preda a visioni sinistre e allucinazioni, commetteranno azioni terribili. Ciò che rendeva originale e coinvolgente The Blair Witch Project, ossia l'effetto documento-verità, non poteva ovviamente essere ripetuto. Quindi, pur mantenendo una certa ambiguità nel rapporto fra realtà e finzione, BW2 assume la forma di un horror tradizionale di media levatura. Discretamente recitato, con una colonna sonora adeguata comprendente, fra gli altri, brani di Marylin Manson e Death in Vegas, il film tuttavia non decolla. Mentre i cultori del genere si divertiranno a riconoscerne le varie citazioni, agli altri spettatori rimane semplicemente un senso di esercizio incompiuto.
