Donald (Newman) vive a North Bath, cittadina dove tutti si conoscono. Fa lavoretti modesti, è orso e inaffidabile, cinico. Occupa una stanza nella casa di Jessica Tandy: i due si rispettano. Ma c'è una persona che ha un debole per lui, Melanie appunto, sposata con un ricco locale (Willis), cialtrone, disonesto e donnaiolo. Donald si è separato e ha un figlio che non vede mai, ha anche due nipotini, pressoché sconosciuti, uno dei quali si affeziona al nonno. Ecco che Donald scopre cose che non conosceva, non ha fatto il genitore, gli piace fare il nonno. E ha molte cose da insegnare al bambino. Per fortuna ogni tanto arriva un film come questo: piccoli sentimenti, il domestico e minimale, ma discreto e intelligente. Ma ecco che emerge la grande qualità. È molto bello vedere Newman tornare protagonista e vitale, dopo il disastro di Mr. Hula Hoop, dove faceva la spalla a Tim Robbins. Qui bacia (e con che "sesso") la bella Melanie, e sono alla pari, niente di grottesco anche se fra i due ci sono quasi quarant'anni di differenza. Il ritorno di Paul "com'era" è una delle più belle sorprese dell'anno. Teniamocelo stretto, abbiamo bisogno di lui. Soprattutto il cinema ne ha bisogno.
