Scampato ad un incidente aereo, un gruppo di ragazzi, cadetti di una scuola militare, trova rifugio in un'isola disabitata. Dopo un iniziale tentativo di collaborare pacificamente per organizzare una qualsiasi forma di convivenza, uno dei giovani si proclama capo di una squadra di "cacciatori" e spadroneggia su tutti gli altri. L'arrivo dei soccorsi pone fine ad una situazione ormai degenerata nella più cieca violenza. Il film è tratto dal romanzo del premio Nobel William Golding, che già aveva ispirato Il signore delle mosche del 1963, per la regia di Peter Brok. Rispetto alla precedente trasposizione, questa di Harry Hook si risolve in un'opera formalmente curata, ma priva della intensità drammatica e della visione pessimistica che il soggetto doveva suggerire. La sequenza più incisiva è, forse, quella della danza selvaggia dei ragazzi intorno ad un fuoco, danza che evoca il senso di uno sfrenato rito primitivo e che dipinge bene la nascente vittoria dell'istinto e della paura sulla ragione.
