Il fenomeno Britney Spears dal canto al cinema. Trattasi di pratica che dovrebbe essere funzionale, con un illustre (recente) precedente: la supersexy Mariah Carey (Glitter). Diciamo dunque funzionale commercialmente, molto meno artisticamente. In entrambi i casi. Quattro ragazzine fanno un patto di sangue: si ritroveranno più grandi, terminati gli studi. La promessa viene mantenuta. Partono a bordo di un macchinone, una spyder Buik del 1966, che fa tanto Presley, e puntano sulla California. Intendono relizzare i propri sogni. Sono accompagnate dal taciturno e misterioso Ben, opportunamente tenuto in disparte. Solo che speranze e sogni si infrangono nel "road". La vita reale non è mai come si sperava. Tutti i luoghi comuni del film che deve privilegiare un personaggio "avulso", la cantante appunto. Le sceneggiatura prevede, come "deterrente", che Britney esprima concetti molto profondi. Invece dovrebbe solo cantare. Le riesce meglio.
